Sul palco festivo del tendone di Ancarano si sono esibiti i bambini del Centro di abilitazione Elvira Vatovec (CUEV) di Strugnano, dove i bambini con esigenze particolari vengono educati e formati.
La simpatica serata, che i ragazzi hanno preparato con impegno con numerose esibizioni di canto e ballo, è stata anche un'occasione per rinnovare l'appello a risolvere al più presto il grave disagio degli spazi che l'istituto sta affrontando.
“Che si senta parlare di noi”, il CUEV Strugnano ha preparato un programma molto vario, con il quale si sono presentati ad Ancarano durante il festival di dicembre e hanno mostrato ciò che sanno e possono fare. La responsabile Nataša Benčič ha invitato alla parola la preside Nataša Brljavac, che ha confermato che nel centro, frequentato da 133 bambini e ragazzi, si trovano di fronte a gravi disagi per mancanza di spazio e di locali adeguati.
Si tratta di un problema sistemico, in quanto oltre il 70 % delle scuole slovene per i bambini con esigenze particolari operano in spazi troppo piccoli. Il CUEV da anni segnala l’esigenza di avere un nuovo centro moderno in cui i bambini possano sviluppare le loro competenze, acquisire conoscenze e abilità in modo da potersi integrare nella società da adulti in modo equo. Questo è stato sottolineato anche in occasione della celebrazione del 70° anniversario del centro e nuovamente ieri ad Ancarano.
La piacevole serata nel tendone eventi di Ancarano è stata arricchita da una sorpresa. Durante l’esibizione alla batteria ai ragazzi si sono uniti altri due membri del gruppo: la leggenda della pallacanestro Peter Vilfan, che è anche presente con la sua scuola di pallacanestro nel centro e il sindaco del Comune di Ancarano Gregor Strmčnik.
Entrambi si appellano affinché la problematica degli spazi del CUEV di Strugnanao venga risolta al più presto possibile, che con la sua attività copre le aree di tutti e quattro i comuni istriani e in parte anche i comuni di Divača, Hrpelje-Kozina, Ilirska Bistrica, Sežana e Komen. "Ecco perché la ristrutturazione degli spazi, che costerà più di 10 milioni di euro, non può e non deve essere solo a carico del centro Elvira Vatovec e dal comune di Pirano come suo fondatore. Richiederà la suddivisione delle spese a tutti e quattro i comuni istriani e, naturalmente, anche un sostegno finanziario sistemico da parte dello stato", è stato il messaggio congiunto dell'evento di ieri sera.
Foto: Tomaž Primožič / FPA