L'imbarcazione, che consentirà alle guardie ambientali del Parco naturale Punta Grossa di monitorare il rispetto del regime di conservazione della natura in mare, ha compiuto oggi la sua navigazione inaugurale e le è stato dato anche un nome.
"Pozejdonka sia!". Barbara Švagelj, vicesindaca e rappresentante del Parco naturale Punta Grossa (KPDR), ha annunciato oggi il nome della barca. L’imbarcazione è stata acquisita dal parco nell'ambito delle attività del progetto strategico Poseidone, che fa parte del programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027. L'imbarcazione consentirà alle guardie ambientali di preservare in modo più efficace il delicato ecosistema marino da attività indesiderate, tra le più comuni l'ancoraggio, la raccolta di organismi marini e lo scarico di rifiuti. La Posidonia oceanica è una pianta endemica del Mar Mediterraneo e una delle sue specie più minacciate, è nota per essere una parte importante del fragile ecosistema marino dell'Adriatico settentrionale.
Dalla marina di Capodistria, dove si trova in carenaggio da autunno, la barca Pozejdonka è arrivata oggi nella sua dimora nel mandracchio di Valdoltra, con a bordo la vicesindaca Barbara Švagelj e le guardie ambientali Ana Hace e Jani Turk.
Come già riportato, la barca in plastica è lunga 5,3 metri ed è dotata di un motore da 60 cavalli.
Ha un basso pescaggio, che le permette di navigare fino alla riva, ed è anche dotata di una rampa anteriore per la discesa. Oltre al monitoraggio, l'imbarcazione sarà utilizzata anche per rimuovere rifiuti ingombranti dalla costa o dal mare e per monitorare lo stato degli habitat marini e delle specie protette.
Il costo dell'imbarcazione, compresi motore e attrezzature, è di 31.249 euro, di cui l'80%, pari a 24.999,20 euro, è stato cofinanziato.
Fotografie: Comune di Ancarano