In caso di fuoriuscita di petrolio in mare, sareste in grado di reagire adeguatamente? Ci sarebbe un sufficiente coordinamento tra i servizi competenti? I tempi di risposta sarebbero sufficientemente rapidi?
I partecipanti all'esercitazione di soccorso in mare nella zona di Punta Grossa e Lazzaretto hanno cercato di rispondere a tutte queste domande.
Lo scenario dell'esercitazione odierna, che fa parte del progetto internazionale NAMIRS coordinato da dalla sede regionale della Protezione Civile di Capodistria, era lo scontro di una petroliera e un traghetto nelle acque italiane vicino a Punta Grossa, che ha causato il riversamento in mare di circa 20.000 litri di petrolio. La collisione e la fuoriuscita sono state segnalate dalle autorità italiane competenti. Da Capodistria sono partite quattro imbarcazioni sul luogo dell'incidente, mentre a Lazzaretto è stata allestita la sede della Protezione Civile di Ancarano, sotto il comando di Marko Žitko. I Vigili del fuoco volontari di Crevatini sono stati immediatamente attivati e parte della squadra antincendio è stata inviata a Punta Grossa per osservare il movimento della chiazza di petrolio.
Oltre a varie unità della PC, hanno visitato la sede di Lazzaretto un rappresentante della Direzione delle acque della Repubblica di Slovenia, un rappresentante dell’Associazione regionale della Croce Rossa di Capodistria, dai dipendenti della VGP Drava e del il Settore per la protezione delle acque costiere, due guardie ambientali del Parco naturale Punta Grossa e un rappresentante dell’Associazione per l’osservazione e lo studio degli uccelli della Slovenia. L’Associazione metterebbe a disposizione una squadra di volontari per salvare gli uccelli in caso di inquinamento della costa. Una squadra dell’azienda VGP Drava ha utilizzato un veicolo anfibio per posizionare le barriere di contenimento della chiazza di petrolio in mare.
"È stata un'esperienza completamente nuova, perché non avevamo mai fatto un'esercitazione del genere. Di solito ci concentriamo di più sulle esercitazioni antincendio, ma è importante rendersi conto che con l'intenso traffico marittimo che c'è qui, un incidente di questo genere potrebbe verificarsi in qualsiasi momento", ha affermato Žitko dopo l'esercitazione, che mostrerà ciò che bisogna migliorare per garantire la sicurezza in caso si verifichi una fuoriuscita di petrolio in mare.