Le malattie infettive non conoscono confini, pertanto si diffondono alla velocità della luce minacciando le persone di tutto il mondo. Le malattie sono anche caratterizzate da una diffusione di massa sotto forma di epidemie o pandemie. La forma di protezione più efficace è la vaccinazione.
È molto più difficile riprendersi dopo essere stati infettati da una malattia con tutte le potenziali complicazioni rispetto al solo rischio di complicazioni causate dalla vaccinazione. Tali complicazioni sono estremamente rare con i vaccini moderni. Quando decidiamo di effettuare il vaccino, non siamo a favore o contro la vaccinazione, ma decidiamo tra la vaccinazione e la malattia stessa. Il fatto è particolarmente chiaro durante un'epidemia, quando è a rischio tutta la popolazione.
In Slovenia abbiamo una percentuale alta di persone vaccinate contro alcune malattie infettive, come la difterite, la poliomielite e la rosolia, che, per questa ragione, non si verificano più nella nostra zona. Se la percentuale dei vaccinati dovesse diminuire, le malattie potrebbero iniziare a riemergere e a diffondersi, causando epidemie, come avviene in alcuni paesi europei, dove negli ultimi anni si verificano epidemie di morbillo.
I vaccini vengono preparati da quasi un secolo e mezzo in questo modo:
- I microbi che causano la malattia vengono propagati nel laboratorio;
- In seguito, aggiungendo sostanze chimiche, vengono inabilitati gli agenti patogeni che diventano innocui;
- Il preparato di agenti patogeni innocui viene "vaccinato" in una persona per proteggerla dalla malattia, causata dall’agente patogeno intatto.
Il vaccino stimola la reazione del sistema immunitario e crea una "memoria" nel corpo umano per una particolare malattia senza provocarla. I vaccini possono contenere una forma altamente attenuata (viva), inattivata (non vivente) o solo piccole particelle di virus o batteri che normalmente causerebbero le malattie. Tale sostanza viene definita antigene.
Ulteriori informazioni sono disponibili nel volantino ''Contaggiamoci di buone abitudini - Vacciniamoci!'' oppure sul sito web cepimose.si.