I consiglieri comunali dei comuni di Ancarano, Capodistria, Isola e Pirano nella prima riunione congiunta hanno adottato risoluzioni che richiedono allo stato di rafforzare le misure per la conservazione dell'acqua potabile.
I presenti si aspettano inoltre che lo stato prepari un piano di attività per fornire la risorsa idrica necessaria.
Venerdì 5 luglio 2019, i consiglieri comunali dei comuni di Ancarano, Capodistria, Isola e Pirano durante la prima sessione congiunta convocata a causa della minaccia ambientale a seguito l'incidente ferroviario a Hrastovlje, hanno approvato cinque delibere. Dopo un dibattito durato diverse ore, i presenti hanno raggiunto la preoccupante conclusione, che lo stato, in caso di inquinamento della fonte idrica del Risano, non sia in grado di garantire agli abitanti della zona il diritto costituzionale quale la fornitura dell’acqua potabile.
Congiuntamente alle autorità statali, sono tenuti a identificare e attuare tutte le misure e le attività necessarie per prevenire l'inquinamento dell'unica fonte d'acqua dell'Istria slovena. Chiedono inoltre al Ministero dell'ambiente e della pianificazione territoriale di presentare ai sindaci dei comuni dell'Istria slovena entro un mese un programma di attività per la fornitura della necessaria e sicura risorsa idrica per l'Istria slovena.
I membri dei consigli comunali hanno incaricato i sindaci di intensificare gli sforzi per affrontare il problema della fornitura di acqua potabile sufficiente all’Istria slovena. È stata loro conferita anche la piena autorità nell'ambito delle rispettive competenze, per provvedere alle procedure necessarie all’urgente fornitura di acqua.
I consiglieri hanno inoltre chiesto un rafforzamento del controllo dello stato dell'infrastruttura ferroviaria e stradale nelle aree in cui, in caso di incidenti, vi è il rischio di inquinamento idrico. Hanno aggiunto la necessità che la manutenzione dell’infrastruttura sia tale da garantire che danni ed errori non siano possibili, che il traffico venga organizzato in modo che i treni che trasportano sostanze pericolose nelle aree di protezione delle acque siano sempre guidati a una velocità ragionevole; che vengano adottare misure per ridurre i rischi di incidenti. Nel caso in cui queste misure non possano essere fornite dalle istituzioni competenti, i consiglieri si aspettano che vengano vagliate le possibilità per il raggiungimento del divieto di trasporto di sostanze pericolose nelle le aree di protezione delle acque fino all’assicurazione di un’alternativa fonte idrica per l'Istria slovena.
Durante l'incontro, tra le altre cose, i presenti hanno espresso il loro sostegno allo stato per l'attuazione delle attività legate alla costruzione del secondo binario e agli investimenti nella ferrovia a doppio binario. Hanno anche avvertito i ministeri competenti che è urgente regolamentare l'infrastruttura stradale nell'Istria slovena.
Il ministro dell'ambiente Simon Zajc, che ha partecipato all'incontro, ha assicurato che inizieranno seriamente a valutare le possibilità di trovare un'altra fonte idrica.
Alla sessione hanno partecipato anche il direttore generale facente funzione dell'Agenzia per l'ambiente della Repubblica di Slovenia, dott.ssa Lilijana Kozlovič, il direttore della Direzione idrica della RS Tomaž Prohinar, il direttore generale delle ferrovie slovene Dušan Mes, il direttore dell’Azienda pubblica Rižanski vodovod Koper d.o.o. Martin Pregelj, il comandante dei Vigili del fuoco di Capodistria Denis Glavin e i membri del Club degli onorevoli istriani.