Se fino a qualche giorno fa non sembrava esistesse una reale possibilità per evitare le riduzioni dell’approvvigionamento di acqua potabile nell’Istria slovena, oggi possiamo essere ottimisti.
Si sono verificate due circostanze importanti. La prima è che la popolazione ha capito la gravità della situazione, la seconda è che anche il governo ha capito la gravità della situazione. Negli ultimi giorni, gli abitanti dell’Istria slovena hanno iniziato ad usare l’acqua potabile in modo molto più razionale riducendone notevolmente il consumo, il governo invece ha accolto la nostra proposta di rifornimento di acqua potabile.
Ieri, il governo della Repubblica di Slovenia ha accolto la decisione di rifornire d’acqua all’Istria slovena tramite autocisterne. L’esercito sloveno provvederà a trasportare con autocisterna quantitativi aggiuntivi di acqua grezza dal fiume Unica, presso il nostro impianto idrico e se possibile, si uniranno a loro anche i vigili del fuoco e altri trasportatori. In questo modo all’acquedotto di Cepki affluiranno fino a cinquemila metri cubi di acqua grezza al giorno. Naturalmente, nella situazione attuale, anche questo importo aggiuntivo non garantisce un approvvigionamento d’acqua potabile sufficiente per l’intera regione, ma ci consente di evitare riduzioni fino alle prime forti piogge, continuando ad usare in modo razionale l’acqua.
Allo stesso tempo, la Direzione per l’acqua della Repubblica di Slovenia ci ha rilasciato un permesso temporaneo per utilizzare il Lago di Vanganel e altri piccoli bacini idrografici per altri usi, principalmente agricoli, dove l'irrigazione con acqua potabile è ancora vietata.
Siamo particolarmente lieti della seria intenzione del governo di espandere il Piano regolatore nazionale Suhorec con soluzioni a lungo termine. Contestualmente il Ministero dell’ambiente e la pianificazione territoriale verificherà anche la possibilità di attivare il quarto pozzo a Klariči e l’allacciamento alla sorgente idrica di Malna.